Backlinking: come usare le tecniche di White, Grey e Black Hat SEO (cappello bianco, grigio e nero)

Backlinking: come usare le tecniche di White, Grey e Black hat SEO?

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Backlinking: di che colore deve essere il tuo cappello (Hat)?

Oggi ci ritroviamo con Kalin Karakehayov di SEO.Domains per spiegarti i colori della SEO. White Hat, Grey Hat, Black Hat: cosa significano e come devono essere usati? In questo articolo andremo ad approfondire l’universo SEO e ti spiegheremo aspetti che probabilmente non avevi mai considerato. Inoltre, ti spiegheremo le ragioni per le quali dovresti incrementare il numero di links in ingresso verso il tuo sito, utilizzando domini scaduti!    

Questo post non spiega come trovare il modo di sconfiggere gli algoritmi dei motori di ricerca. Tratta piuttosto di come trarne vantaggio

Come avrai notato, abbiamo menzionato il termine “Network Privato di Blog (PBN)” un paio di volte negli articoli precedenti. Come anticipato, a volte il PBN può essere visto come una tecnica di backlinking considerata “Black hat SEO”, se non viene eseguita correttamente. Ciò potrebbe far perdere valore al tuo dominio e potrebbe anche comprometterne il posizionamento. Comprendere come Google “pensa”, in quanto a determinate tecniche SEO, risulta cruciale per la tua strategia. Se commetti errori, le cose possono andare male in fretta. Ma fortunatamente per tutti noi, gli errori possono essere evitati. Pertanto, risulta di enorme importanza conoscere le tre differenti categorie SEO di “hats” e come trarne vantaggio. Questo articolo approfondisce i concetti di “White Hat” (cappello bianco), “Grey Hat” (cappello grigio) e “Black Hat” (cappello nero), classificati in funzione delle tecniche SEO e ti permetterà di ottenere l’ultimo aggiornamento in merito. Godrai inoltre di un grande vantaggio all’ora di comprare domini scaduti o all’ora di impostare un PBN.

 Siti web inutili + parole chiave = profitti? 

 Prima di iniziare a parlare dei colori del tuo “Hat” o cappello SEO della festa, devi conoscere le origini dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (includendo le pratiche di backlinking). Tutto iniziò nel 1997, quando i motori di ricerca cominciarono a comprendere che i webmasters (amministratori di siti web) stavano cercando di manipolare le classifiche dei risultati di ricerca utilizzando in maniera erronea gli algoritmi dei motori di ricerca. A quei tempi era possibile farlo, semplicemente creando una pagina, per poi riempirla di alcune parole chiave. Gli algoritmi dei motori di ricerca funzionavano esattamente così. Gli amministratori di siti web li riempivano di dati inutili, meta tags che confondevano e linkati ai propri siti (in maniera da generare introiti). Il risultato era un contenuto che SEMBRAVA una pagina in tutta regola e che godeva di un ottimo posizionamento nei motori di ricerca. Tuttavia, quando una persona cliccava su quel link, compariva semplicemente un’inutile pagina collegata alla pagina principale dell’amministratore del sito o alla web principale. Siccome la web inutile otteneva traffico grazie alle parole chiave, la pagina principale poteva in questo modo migliorare il posizionamento online. Tuttavia, oggi l’autorevolezza e il posizionamento non dipendono più dal traffico. Approfondiremo questo tema più avanti.

Il numero di pagine web inutili e strane presenti in circolazione può suggerire che l’inutilità non è necessariamente negativa. Tuttavia, la gran differenza è che quelle pagine di successo avevano lo scopo di intrattenere, quindi di generare autorevolezza e legittimità. In poche parole, l’inutile diventa utile quando lo scopo è quello di servire all’utente. Attualmente, i siti web inutili linkati dai proprietari di un dominio hanno l’unico scopo di servire per effettuare il backlinking. Per comprendere le motivazioni per le quali ciò non risulti ideale per i motori di ricerca, occorre capire come pensa un motore di ricerca e per quali ragioni.

Google ha monopolizzato completamente il mercato dei motori di ricerca, per cui l’esperienza utente non è più l’unica priorità, come potrebbero averti fatto credere

Google White hat SEO

Bisogna comprendere che i motori di ricerca come Google non sono semplicemente “un arnese” o uno strumento del 17.000 secolo a.C. creato e messo a disposizione per te da divinità preistoriche come 'Steveon Jobbus' e 'Billius Gaeteuos'. Si tratta piuttosto di attività, come possono essere il panettiere, la banca o il macellaio. Hanno uffici, impiegati e, soprattutto, hanno te e me (i clienti). I loro clienti sono “ciascun utente che usufruisce dei loro servizi”, principalmente quando effettuano una ricerca online. Come ogni altra azienda, il loro scopo è quello di avere clienti soddisfatti, in quanto avere clienti soddisfatti significa raggiungere il successo e il successo porta soldi, è un circolo vizioso. Al fine di assicurare la redditività e la crescita di una compagnia nella fase start-up, i motori di ricerca farebbero qualsiasi cosa pur di mantenere i propri clienti contenti. Anni fa Google non aveva l’esclusiva del mercato, tuttavia ha vinto la battaglia e oggi è il miglior motore di ricerca, nonché il più utilizzato in assoluto.

Siccome Google ha monopolizzato il mercato dei motori di ricerca (ed è semplicemente il migliore in questo campo), l’esperienza utente non rappresenta più una priorità. Questo monopolio consente al gigante di focalizzarsi sull’obiettivo di guadagnare grazie alle campagne AdWords. In altre parole, Google decide quale risultato di ricerca sia il migliore, tuttavia predilige le pagine web che spendono soldi in tali campagne. Quindi, l’esperienza dal punto di vista dell’utente potrebbe sembrarti perfetta, ma in realtà è manipolata da Google. Il nostro lavoro in qualità di SEO consiste proprio nel trarre vantaggio da questi buchi presenti nel sistema. Usiamo gli algoritmi di Google e ci assicuriamo di non abusarne.

La “grande” esperienza utente non è sempre perfetta. Molta più gente di quella che credi tenta di abusare degli algoritmi di Google. Se una web tenta di migliorare il proprio dominio principale indirizzando gli utenti a una web inutile, Google ne penalizza la visibilità e il posizionamento. E non pensare di poter raggirare motori di ricerca come Google. Il loro potere e la loro influenza non sono casuali. Utilizzare queste tecniche è una pratica definita “Black Hat SEO”. Tale pratica potrebbe penalizzarti (e probabilmente lo farà). Ma noi siamo un passo avanti, iniziamo dai principi basici SEO del backlinking.

 White hat SEO, il Golden Retriever perfetto

White hat SEO golden retriever

La pratica denominata “White Hat SEO” è come il miglior cane che Google abbia mai avuto. Questo cane segue ovunque il suo padrone e lo ama più di quanto ami il suo orsacchiotto di peluche e compagno di giochi. Esegue tutti i comandi in maniera impeccabile e riporta sempre la pallina quando gli viene lanciata. Questo cane lavora sodo per ricevere l’amore di Google e sa che se commette errori, il suo padrone lo punirà. Pertanto, sarà sempre obbediente, docile e lavorerà sodo, sul lungo termine, per ricevere i suoi premi.

Le tecniche SEO definite “White Hat” (cappello bianco) sono quelle che Google premia più facilmente. Tuttavia, sono quelle che richiedono maggiori sforzi, tempo, determinazione e, soprattutto, ricerche. Proprio come per i risultati organici di ricerca, il modo in cui i motori di ricerca evolvono è molto dinamico. L’apprendimento approfondito degli algoritmi che i motori di ricerca utilizzano per perfezionare la loro esperienza utente risulta in continuo cambiamento. Pertanto, la tecnica White SEO ti richiede molta determinazione, ma ti salverà da molti problemi. Sarai sempre pronto quando nuove regole o nuovi algoritmi verranno applicati e sarai sempre aggiornatissimo. Si tratta della strategia perfetta? Dipende dai tuoi obiettivi personali. Non esiste una “soluzione unica” nell’universo SEO. Sei tu che devi trovare le tecniche che meglio si addicono a te. Risulta però evidente che Google ritiene che le tecniche di White SEO siano l’unica opzione esistente. RICORDA: si tratta anche di spendere un budget determinato in AdWords. Pertanto, Google dirà sempre che questa è l’unica opzione possibile e praticabile. In sostanza, abbiamo sempre bisogno di soldi per il carburante che serve a far andare avanti la macchina. E dal momento che Google ha il monopolio, può dire e fare quello che meglio crede. Pertanto, ai suoi occhi, le tecniche SEO definite “Grey” o “Black” (grigie o nere) sono proibite o, addirittura, semplicemente inesistenti.

 

La pratica di White Hat è principalmente combinata con altre tecniche SEO

 Realisticamente per la maggior parte dei siti Web, è quasi impossibile essere sempre un perfetto golden retriever. La tecnica denominata “White Hat SEO” può funzionare bene per alcuni siti, tuttavia può, il più delle volte, non risultare la soluzione migliore per tutti. Il backlinking richiede alcune mosse intelligenti qua e là e questo non significa sempre che sia la strategia "più pulita" possibile (dal punto di vista di Google). La maggior parte delle volte la White Hat SEO è combinata con alcune tecniche più aggressive provenienti sia dalle aree grigie che da quelle nere della SEO, definite Grey Hat e Black Hat SEO. Per ottimizzare la tua campagna, devi assicurarti di quali siano i colori di cui hai bisogno. Le strategie di backlinking utilizzate principalmente sono quelle che si basano sui principi White Hat (area bianca) e che possono sconfinare nelle tecniche Grey Hat (area grigia). Devi solo ricordare che, anche se la Black Hat SEO può sembrare molto aggressiva ed efficace a breve termine, a lungo termine non è etica e influisce negativamente sullo sviluppo di un sito internet. Letteralmente, lo distruggerai. Ma, ancora una volta, ciò non significa che non puoi usare questa tecnica. Diciamo solo che probabilmente non ti conviene. Decidilo tu, ma ricorda: le tecniche White Hat SEO vanno bene per tutti (eccettuando forse la tua concorrenza che non compare più al primo posto nei risultati di ricerca).    

 

 Tecniche di White Hat SEO (backlinking)    

Come forse saprai, Google ha rilasciato una dichiarazione “sull'identità” del terzo strumento di classifica più importante chiamato: "Rankbrain" .Questo strumento è un'intelligenza artificiale avanzata, sviluppata da Google per eseguire la scansione delle pagine e controlla tutto sul tuo sito web, dall'esperienza utente al contenuto effettivo delle tue pagine. Ciò significa che oggi, solo bombardare le tue pagine con parole chiave pertinenti non servirà più. Come abbiamo spiegato, Google vuole clienti felici, se non sono felici, li perderà. Quindi, Rankbrain controlla se tutto è esattamente come dovrebbe essere sui siti web, al fine di soddisfare gli utenti. Pertanto, l'esperienza utente deve essere la tua priorità numero 1 quando si tratta di sviluppare un dominio di successo. Perché Google vuole che i clienti godano di una grande esperienza relativa al proprio servizio. Il modo migliore per ottenerla è quello di mostrare siti web con risultati molto elevati in quanto a esperienza utente. Evidentemente, questa dovrebbe essere anche la tua priorità. Ad esempio, altre strategie White Hat che puoi applicare ai domini scaduti che hai acquistato potrebbero riguardare quanto riportato a continuazione:    

  • Scrivi blog piacevoli e pertinenti. Più lungo è il tuo blog, maggiore è la possibilità che le persone restino sulla tua pagina per un periodo di tempo maggiore (purché sia interessante e pertinente). Questi blog dovrebbero davvero catturare l'attenzione del pubblico e rappresentare gli ideali della tua organizzazione. Inoltre, se i blog sono scritti correttamente e con la SEO completamente ragionata, possono "spiegare" a Google di cosa tratta il tuo sito web, a sua volta offrendo ai propri utenti dei risultati di ricerca più precisi. Il tuo obiettivo principale qui è non solo quello di rendere il tuo articolo piacevole per i visitatori del tuo sito web, ma anche ottimizzarlo per i crawler di Google.
  • Assicurati che le persone rimangano sulle tue pagine perché le hai rese interessanti, divertenti, ecc. Google Rankbrain noterà questo e "capirà" che piace agli utenti. Pertanto, classificherà la tua pagina più in alto. Quanto il tuo sito web è più bello, più liscio e più veloce, maggiormente soddisfatti saranno i tuoi utenti. Ciò migliora “l'esperienza utente” e Google lo noterà quando ti posiziona.
  • Crea contenuti di qualità così elevata da far sì che altri domini pertinenti effettuino il backlinking al tuo dominio/pagina. Quanti più backlinks, più alto è il tuo ranking. Contenuto = Re. Probabilmente ne avrai sentito parlare. I backlinks naturali non sono solo molto lusinghieri, sono anche molto potenti. Se alcuni famosi blogger della tua nicchia ti linkano, anche la tua classifica migliorerà. Il loro sito web probabilmente avrà un sacco di traffico (rilevante) e Google noterà che questo sito web di successo e pertinente fa riferimento al tuo.
  • Scrivi blog per altri domini che trattano la tua materia e indirizza i lettori di quei siti web verso il tuo dominio. Questo è un modo molto lucrativo per ottenere non solo backlinks gratuiti, ma anche per raggiungere più utenti potenziali attraverso il successo del sito di qualcun altro. Cerca di trovare siti web e blog di successo nella tua area di competenza, con i quali puoi collaborare come ospite, per poter fare riferimento, in modo indiscreto, al tuo sito. Si tratta proprio di questo: backlinking e pubblicità gratis.
  • Progetta i tuoi domini affinché siano il più possibile di facile utilizzo per i tuoi utenti. Ciò non si traduce solo in utenti felici, ma rende anche più facile per Google la scansione delle tue pagine e raggiungerai, di conseguenza, un posizionamento migliore. Se gli utenti o i crawler di Google relativi alla materia che tratti trovano ostacoli sui tuoi siti web, che rendono il loro utilizzo frustrante, la tua classifica potrebbe scendere molto.
  • Fai attenzione ai contenuti duplicati. A Google non piace quando usi le stesse parole chiave (o qualsiasi altro contenuto) più di una volta. Sii particolarmente cauto quando crei contenuti che assomigliano ai contenuti di qualcun altro. Il plagio viene sempre punito molto severamente. Anche l'utilizzo degli stessi tag H1 per blog, pagine o comunque dappertutto all’interno di un sito web è negativo per la SEO. Pertanto, controlla sempre la struttura del tuo sito web per evitare eventuali problemi relativi alla SEO.
  • E, naturalmente, apri il portafoglio e prepara il budget di spesa per le campagne AdWords.

 Grey Hat SEO, il cucciolo carino che di tanto in tanto fa il birichino

Grey hat SEO puppy

Le tecniche SEO definite “Grey Hat” sono come se Google possedesse un cucciolo. I cuccioli non obbediscono. Queste piccole e deliziose palle di pelo sono abbastanza aggressive da mordere Google fino al punto da farlo sanguinare. Il modo in cui dovresti vederlo è il seguente: la tecnica Grey Hat SEO risulta carina a tutti tranne che a Google. Ciò è dovuto al fatto che nessun sito web (o internet in generale) viene danneggiato. Ma a Google non piace perché vuole che si spendano soldi ai fini di generare potenziali entrate AdWords per collegamenti, domini e così via. Però, quando Google rileva i backlinks, analizzando il tuo dominio acquistato, si rende conto di aver perso con te potenziali introiti AdWords. Le tecniche grigie (Gray Hat SEO) sono tecnicamente contrarie alle Linee guida di Google, pertanto non vengono risaltate da Google, proprio perché si tratta di una "zona grigia" (da cui il nome). Google potrebbe anche provare a dirti che determinate informazioni non vanno bene e che possono persino essere percepite come propaganda. Devi solo sapere come utilizzare gli algoritmi di Google a tuo vantaggio, in maniera che Google non ti punisca e quindi non danneggi l'integrità strutturale del tuo sito internet. Questa è la definizione di Grey Hat SEO. Ricorda, devi essere intelligente, attento e fare in modo che le tue tecniche non si trasformino in Black Hat SEO. Assicurati sempre di essere sufficientemente informato prima di intraprendere una nuova strategia.

 

Intelligente e non punibile

Le tecniche di Grey Hat SEO sono principalmente usate per aumentare i risultati di ricerca organici a breve e lungo termine. Possono aiutare il tuo dominio a salire in vetta alla classifica molto velocemente, ma probabilmente non ci resterà per sempre. Pertanto, è meglio utilizzare queste tecniche come un'aggiunta alle tue tecniche di White Hat SEO. La chiave qui è quella di eseguire la tua pratica di Grey Hat SEO in modo discreto ma soprattutto intelligente, per assicurarti che Google non si accorga che stai facendo qualcosa di strano e affinché non ne risenta il tuo posizionamento. Un buon motivo per usare tali tecniche, ad esempio, è quando vuoi vendere i tuoi domini o, ancora meglio, quando acquisti domini su siti di aste, per aumentare il tuo posizionamento con tecniche di Grey Hat e White Hat SEO, al fine di vendere poi tali siti e ottenere un profitto.    

 

Le tecniche Grey Hat SEO non ragionano all’ora di sconfiggere i tuoi concorrenti    

 Tutti quanti usano le tecniche Gray Hat per migliorare il proprio posizionamento. Pertanto, senza esitare, arriva il momento per tutti di considerare il backlinking. Se vuoi stare al passo con la tua concorrenza, le tecniche di Grey Hat SE0 rappresentano un ottimo modo per arrivare al successo. Possono infatti contribuire a migliorare i risultati organici della tua ricerca nel corto periodo, dandoti una gran mano quando programmi le tue strategie con largo anticipo. Ad esempio, quando sta arrivando una determinata "stagione" che è destinata a generare molto traffico, dovresti pianificare le tue principali strategie SEO per farti trovare preparato. Fidati di noi, anche la tua concorrenza lo fa! Pertanto, è necessario utilizzare queste tecniche con saggezza e astuzia.     

 Le nicchie di Kalin

Kalin fornisce un ottimo esempio per mostrare la differenza tra la necessità di White Hat SEO e Gray Hat SEO. Spiega infatti…"Se hai qualcosa di veramente bello (ad esempio un drone innovativo), la gente ti linkerà e starai bene utilizzando unicamente le tecniche di White Hat SEO. Ma se ti occupi di forex/gioco d'azzardo/ farmacia/prestiti/porno, ecc., sarai solo con i tuoi links:). Quindi, in questi casi, sarà necessario entrare nella zona grigia". In altre parole, una nicchia specifica potrebbe dipendere esclusivamente dalla SEO bianca, proprio come un drone eccezionale. Ma la maggior parte dei proprietari di siti web dovrà probabilmente utilizzare le pratiche di Gray Hat SEO, in una certa misura, al fine di ottenere autorevolezza. Pertanto, probabilmente non sarai in grado di evitarne l'uso.

 

Tecniche di Grey Hat SEO (backlinking)

Le opinioni su ciò che si qualifica come Grey Hat SEO, opposto al White Hat SEO, variano molto. A continuazione leggerai le nozioni di base. Probabilmente, il backlinking manuale rappresenta la pratica più efficace e legale in merito. Anche se ci vorranno del tempo e degli sforzi, risulta molto efficace quando te ne occupi nel modo giusto. Tutto quello che devi fare è trovare siti web rilevanti e inerenti al tuo dominio principale e chiedere loro di effettuare il backlinking verso il tuo sito.

Un altro modo MOLTO efficace consiste nell'acquistare domini scaduti con autorevolezza e avviare una strategia di costruzione di links. Kalin lo spiega utilizzando grandi parole: “...L'utilizzo di siti web di supporto e di un network privato di blog ​​(PBN) non è solo una strategia SEO, bensì rappresenta un metodo ottimo per fare soldi. Devi solo compiere un atto di fede e approfondire l’efficacia delle pratiche Gray Hat SEO. Qui a CatchTiger possiamo aiutarti a ottenere i domini perfetti con backlinks naturali, di qualità e con grande autorevolezza. Infatti, se i tuoi links provengono da siti spam o emergono da domini completamente nuovi, sono inutili. Pertanto, usa sempre la pagina di aste di CatchTiger e filtra i domini secondo le tue preferenze. Altre pratiche utili, che potrebbero essere considerate come Grey Hat SEO, sono le seguenti:    

  • Commenta blog pertinenti e linkali a te stesso, in maniera tale che gli autori accetteranno il backlinking. Il modo migliore per farlo è definendo la tua autorità all'inizio del tuo commento. Ad esempio, quando si commenta un blog con traffico elevato, pensa a una cosa molto interessante da commentare e inizia con: "Ciao a tutti, mi chiamo Man McPersonFace (proprietario di: https://www.WebsiteMcWebsiteFace.co.uk) e la mia opinione su questo argomento è …, ecc. ".
  • Crea un network privato di blog (PBN). Quando acquisti un numero di domini scaduti con autorevolezza, puoi utilizzarli nel tuo processo di backlinking in modo molto efficace, creando un PBN, ovvero una rete di diversi domini con blog di alta qualità, collegati l'un l'altro, grazie ai backlinks. Ma soprattutto, tutti i links in questione hanno una grande autorevolezza. Perché ricorda, il traffico è solo un effetto collaterale dei grandi domini. In realtà è l'autorevolezza che fa la differenza. Potresti avere molto traffico su una pagina irrilevante e pertanto morirà molto rapidamente. Quindi, per assicurarti di utilizzare tutto il potenziale PBN, crea un account CatchTiger oggi! Non possiamo sottolineare abbastanza quanto i nostri servizi ti aiuteranno a trovare domini di qualità, con autorevolezza reale e backlinks validi.
  • Utilizza links a pagamento: come precedentemente menzionato, è anche possibile e semplice acquistare un determinato numero di links. Ci sono in realtà aziende la cui unica attività è proprio quella. L'unico problema che riscontrerai è che quando acquisti un mucchio di links è molto probabile che vari di loro siano inutili. Se alcuni di questi links provengono da "spam" illegali o da qualsiasi altra fonte non ottimale, per te è un cattivo affare. Tuttavia, comprare links può risultare un'ottima strategia di Grey Hat SEO. Tutto quello che devi fare è assicurarti che i links che acquisti provengano da fonti autorevoli. Se la dimensione e la consistenza del sito web da cui proviene un link sono ottimali, il link stesso diventerà prezioso. Non è astrofisica, è solo duro lavoro. Ma il duro lavoro ripaga!

 

Black Hat SEO: il gatto di vent’anni, tosto e lunatico

Black Hat SEO grumpy cat

 Dato che stiamo usando metafore riguardanti gli animali, la Black Hat SEO è meglio descritta come un vecchio gatto lunatico a cui, semplicemente non importa più nulla e fa sempre ciò che vuole. A questo gatto non interessano più le stupidaggini che lo circondano e fa qualunque cosa gli piaccia, quando meglio crede. L'unico problema è che è così testardo da rubare il pesce dall’acquario quando gli va e senza controllare se il suo proprietario (Google) lo vede o meno. Alla fine, il gatto verrà beccato dal padrone e dovrà rimanere fuori casa per il resto della sua vita, così da non poter più mangiare i pesci. Tuttavia, poiché i gatti hanno nove vite, non è sempre letale usare le tecniche nere SEO, a patto che lo si faccia in modo intelligente. La Black Hat SEO, applicata alla tua strategia di backlinking, dovrebbe sempre essere eseguita con estrema attenzione. Francamente, la Black Hat SEO dovrebbe sempre essere evitata nei casi in cui raggiungere un obiettivo in maniera aggressiva non è il tuo scopo principale. 

 

Linee guida

Google ha rilasciato un documento pubblico chiamato le linee guida per i webmaster (amministratori di siti web), in cui vengono elencate tutte le tecniche e i tipi di informazione che non sei autorizzato a utilizzare per migliorare il tuo posizionamento. Kalin ha questo da dire al riguardo: "Non esistono leggi o termini del servizio. Sono completamente opzionali, eppure Google ha manipolato l'opinione pubblica nel pensare di essere il Santo Graal. Anche se le segui (le linee guida per gli amministratori di siti web) non hai garanzie che non verrai penalizzato. Google, come azienda, non è vincolata a loro e potrebbe scegliere di rovinare qualsiasi sito web che non gradisce, in qualsiasi momento". Kalin sottolinea un punto importante qui e aggiunge: "Google non richiede nemmeno ai grandi siti web di seguire queste regole". Che per noi, se ce lo chiedi, è solo una scemenza completa. Il doppio gioco rende Google un grande ipocrita. Ma occhio, Google ha il monopolio e quindi, in fondo, non abbiamo altra scelta che obbedire.

Come abbiamo già ribadito, il linkbuilding tramite PBN è tecnicamente contrario alle linee guida per gli amministratori di siti. Tuttavia, queste regole non vengono mai applicate perché sono “tecnicamente” nella "zona grigia". Quindi, assicurati di giocare in modo intelligente. Non andare a comprare un sacco di links contenenti spam perché hanno "traffico" (sarebbe una decisione sbagliata). Usa il buon senso e non abusare degli algoritmi di Google. Usali a tuo vantaggio, ma non cercare di sconfiggerli unicamente con tecniche di Black Hat SEO (come con spam). In conclusione: le linee guida non sono così sinistre come potrebbe far credere Google e il fatto che a Google determinate pratiche non vadano a genio, non significa che dovresti escluderle del tutto. Se scegli di fare di testa tua, fallo in maniera intelligente, preferibilmente adottando le tecniche di Grey Hat.

 

Black Hat SEO: vai lentamente e potresti avere successo

 Poche persone lo sanno, ma anche un po’ di Black Hat SEO non guasta, a volte. Devi ricordare che questa pratica è particolarmente pericolosa quando la usi per un sito web che non ha ancora acquisito molta autorevolezza. Google ti cercherà, ti scoverà e ucciderà il tuo sito web (lo percepisci ascoltando la voce di Liam Neeson, vero?). Quindi, ogni volta che hai voglia di usare le tecniche di Black Hat SEO, ricorda di stare molto attento e di non fare nulla di cui non sei assolutamente sicuro. Più il tuo sito web avrà successo, più facile sarà la Black Hat SEO per te. Tuttavia, ricorda SEMPRE l'antica storia di Davide e Golia. Più grandi sono …

 

Tecniche di Black Hat SEO (backlinking)

Le tecniche di Black Hat SEO sono chiaramente indicate nelle linee guida di Google, quindi non ci saranno scuse quando sarai "beccato" ad usarle. Potrai anche fare grandi occhi dolci da cucciolo, sembrare triste e Google potrebbe semplicemente ignorare il fatto. Tuttavia, quando verrai beccato utilizzando le tecniche nere, probabilmente Google ti dirà che lo dovevi sapere prima di farlo e ti colpirà. Se ti consideri molto intelligente e se sei completamente sicuro che le tue tecniche di Black Hat SEO funzioneranno, potrebbero anche rivelarsi armi molto potenti nel tuo arsenale SEO.

 Ricordati sempre, però, che in questo modo danneggi internet. Difatti, la Black Hat SEO può farsi strada attraverso un'attività consistente di spam e può anche arrivare a coinvolgere il tuo sito in attività illegali (come l'hackeraggio di siti web, ecc.). Pertanto, per un secondo non condoniamo queste pratiche nere e addirittura ne scoraggiamo l’uso. Pensa in questo modo: chi usa la Black Hat SEO non paga MAI per le campagne AdWords. Pertanto, Google farà di tutto per intercettare e mettere al bando chi ne fa uso. Anche se ti risulta a volte molto efficace, questa pratica non è etica e danneggia la struttura di internet. I nostri consigli di stare alla larga dalla Black Hat SEO non sono mai abbastanza, comunque sappiamo che muori dalla voglia di sapere qualcosa in più al riguardo. Per cui, ti diamo delle informazioni affinché tu possa comprendere cosa esattamente si qualifichi come SEO definita “Black Hat” e ti forniamo a continuazione alcuni esempi delle pratiche maggiormente comuni:    

  • Iniziamo dalla pratica più interessante: il "cloaking". La prima cosa che viene in mente quando si legge la parola "cloaking" è probabilmente una tecnologia governativa top-secret che rende gli aerei o Harry Potter invisibili. Ciò risulta parzialmente accurato. Il cloaking infatti presenta all'utente un contenuto diverso o un URL diverso rispetto a quelli dei crawler dei motori di ricerca. Se hai bisogno di una tecnica di posizionamento aggressiva a breve termine, scegli proprio questo ragazzaccio. È però completamente contro le linee guida per gli amministratori di Google, quindi stai MOLTO attento. Quando usi questa tecnica, induci i motori di ricerca a vedere contenuti diversi rispetto al contenuto che è effettivamente presente sul tuo sito web. Ciò significa che i motori di ricerca genereranno risultati di ricerca irrilevanti a causa del tuo inganno. Questo funzionerà per un breve periodo, fino a quando Google non lo scoprirà, cosa che succederà, perché analizza costantemente l'esperienza dell'utente. Se trovi un modo per aggirare tutto questo, sarai tu il nuovo motore di ricerca e re del backlinking. Se ciò succede, ci inchiniamo alla tua forza assoluta.
  •  Un'altra tecnica SEO definita di Black Hat, ampiamente utilizzata e facilmente applicabile, è quella di acquistare links. Ci sono siti web e aziende che offrono enormi pacchetti di backlinks in blocco. Ciò rende estremamente semplice la tua pratica di backlinking. Un enorme vantaggio di tutto ciò è che l'acquirente (cioè tu) può scegliere l’anchor text di un link. Questo è molto importante agli occhi di Google. Ora, siccome puoi semplicemente comprare i links e non devi generarli, non devi davvero preoccuparti per la qualità del collegamento. Inoltre, la maggior parte delle volte, le società che vendono links non ti permettono di modificare il contenuto dei siti a cui si collegano. Pertanto, anche se richiede un po’ più d’impegno, è sempre meglio optare per tecniche legali e molto efficaci come l’acquisto di domini scaduti con autorevolezza. CatchTiger ti guiderà e ti aiuterà ad acquistare domini con links di estrema qualità per te. Utilizzando la nostra pagina di aste di domini, puoi filtrare i domini in qualsiasi modo ti sembri adatto.   
  •  Gli articoli “spinning” si riferiscono a una tecnica che viene utilizzata sempre più spesso in questi giorni. Si tratta di aziende che vendono programmi che rubano letteralmente articoli da altri siti web e li cambiano automaticamente in contenuti desiderati che differiscono solo leggermente dall'originale. Questa è una forma di pubblicare contenuti duplicati nella speranza di aggrapparsi al successo di altri. Quando scegli di fare questo (che sostanzialmente è un plagio e quindi NON è una buona idea), assicurati di cambiare abbastanza il contenuto in modo che il controllore automatico del plagio non ti spedisca dritto alla polizia di Google. Se non vuoi adottare questa pratica, ma desideri continuare a scrivere articoli acquisendo conoscenze da altri siti, assicurati almeno di citare le fonti usando il formato corretto (es. APA). Puoi anche controllare i tuoi articoli per verificare qualsiasi forma di plagio casuale, grazie ai tanti strumenti di controllo del plagio.
  • Una tecnica finale ampiamente utilizzata è quella che probabilmente ti è più che familiare e coinvolge lo spam. Come sito web e/o proprietario del dominio, probabilmente hai ricevuto innumerevoli spam. Che si tratti di una sezione di commenti o di un questionario, gli spambots riempiono ogni possibile fessura con il loro pessimo contenuto. Questi spambots pubblicheranno per lo più parole senza senso con un URL lunghissimo, generando automaticamente un backlink al sito web desiderato. Ancora una volta, ti sconsigliamo vivamente di costruire uno spam bot, perché Google lo distruggerà entro breve tempo. È molto importante proteggere il tuo sito web da tali parassiti con strumenti come Recaptcha.    

Ti lasciamo con una grande tabella realizzata da Kalin, che spiega la differenza tra White, Grey e Black Hat SEO agli occhi di Google e nella realtà attuale:

tabella di SEO

In conclusione: indossa il cappello che più si addice a te

White Black hat SEO

Quali tecniche di SEO utilizzare dipende interamente da te. Dipende esclusivamente dal tuo obiettivo come proprietario di un dominio/sito web. Se vuoi utilizzare le tecniche di Black Hat SEO per posizionare in modo aggressivo il tuo dominio nel breve periodo, puoi provarci, correndo tuttavia un alto rischio. Forse hai appena acquistato un dominio inutile con un basso ranking e vuoi provare alcune tecniche di Grey o Black Hat SEO, per vedere come funzionano, prima di usarle sul tuo sito web o dominio principale. Le possibilità sono infinite e dovrebbero essere tutte considerate, quando si costruiscono le strategie online di marketing e SEO. 

Tuttavia, il nostro consiglio sarà sempre quello di usare solo le tecniche SEO delle aree bianca e/o grigia, al fine di minimizzare il rischio di venire penalizzati. Il famoso e pigro ladro di idee, Thomas Edison, disse una volta in modo piuttosto ironico:

Spesso si perdono opportunità perché in tuta sembra di essere al lavoro

La sua citazione descrive perfettamente il motivo per cui le persone continuano a utilizzare le tecniche di Black Hat SEO: la pigrizia. È facile e richiede poco sforzo. Ma ancora una volta, ti perderai le opportunità redditizie a lungo termine delle tecniche di White e Grey Hat SEO. Se scegli di entrare in questo mondo, non te ne pentirai. Non essere pigro, lavora duro e verrai ripagato. Ricorda: Google è il capo che sceglie a quale dei suoi dipendenti è consentito continuare a lavorare. Quindi, è meglio tenerlo vicino ed essere amici.

Vuoi incrementare il posizionamento e il traffico del tuo sito? Crea un account gratuito su CatchTiger, fai la tua offerta relativa a domini scaduti e inizia con il backlinking oggi stesso!    

 

 

Kalin Karakehayov Vorremmo  estendere i nostri ringraziamenti a Kalin Karakehayov per averci aiutato a scrivere questo articolo. Kalin e’un vero esperto di SEO, dal profondo del cuore. Come co-fondatore di SEO.domains e avido blogger, respira praticamente tutto ciò che è SEO. È un esperto che combatte Google nell’interesse degli amministratori di siti web e degli esperti di marketing online. Sa esattamente come usare gli algoritmi di Google a tuo vantaggio. 

 Twitter: @karakehayov 

Karakehayov.com

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